TELLARO è caratterizzato da una chiesetta
costruita sulla scogliera sulla sommità del piccolo promontorio che protegge il
porticciolo. Il piccolo campanile è l’oggetto della leggenda “DEL POLPO
CAMPANARO”: la leggenda narra che in
una notte di tempesta il polpo venne scaraventato dalla furia dei marosi sulla
corda delle campane, tirandole e facendole suonare. Così il polpo
involontariamente allertò tutta la popolazione e salvò il Borgo da un imminente
sbarco dei Pirati Saraceni.
La roccia sotto
il Borgo è bellissima nelle sue contorsioni che sono il risultato dell'antico
modellamento operato dall'attività geologica e successivamente dal moto ondoso.
Nel tratto di
costa a sud del Borgo si aprono tre
grotte.
La prima visibile
dall’esterno, lunga una decina di metri, termina con una franata di piccoli
massi.
La seconda,
completamente sommersa e senza aria interna, si apre a tre metri di profondità
ed anch’essa è lunga una decina di metri.
La terza,
bellissima, ubicata all’inizio di località “GROPPINA”, anticamente nota
per l’ottimo vino, appare vista dal mare come un ampio sassone con due entrate divise da un pilastro di roccia.
I colori interni sono intensi soprattutto la mattina con il sole a Levante.
Dalla Groppina
inizia un lungo tratto di costa completamente disabitata, selvaggia, sormontata
da foreste di pini e lecci a picco sul mare addirittura con le radici degli
alberi a vista.
Questo tratto di
costa è costituito da piccoli promontori, franate di massi, spiaggette di
sabbia e ghiaia raggiungibili solo con imbarcazioni o attraverso aspri sentieri
nella vegetazione.
1 commento:
Bellissimi e molto interessante.
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